CalMYR

Estratti liquidi ed in polvere di mirra con i più alti livelli di furanodieni sul mercato

Le tecniche innovative estrattive e brevettate di polverizzazione e il frazionamento molecolare hanno permesso a Calliero S.p.A. di raggiungere titoli di furanodieni negli estratti liquidi e in polvere mai raggiunti prima d’ora.

CalMYR-L estratto liquido e CalMYR-P estratto in polvere sono prodotti esclusivi di Calliero S.p.A. Sono ottenuti da gommoresine raccolte da piante spontanee di Commiphora myrrha e prodotti sia in forma liquida con la più alta percentuale standardizzata di furanodieni (800 mg/g; 80%) presente sul mercato che in polvere, con un processo brevettato che porta il contenuto di furanodieni a 180 g/kg (18%), valore unico sul mercato. 

Le tecniche innovative di estrazione e frazionamento molecolare, effettuate senza l’utilizzo di solventi organici, e il processo di polverizzazione brevettato da Calliero S.p.A. che impiega esclusivamente materia prima di mirra, sono sviluppate internamente dal team di R&D nei laboratori del centro ricerche, una struttura creata per far fronte alla crescente necessità di fornire prodotti standardizzati, ad alto titolo e basati sulle più recenti tecnologie estrattive ed analitiche.

Centro Ricerche di Calliero S.p.A. il centro di R&D dove vengono sviluppate nuove tecnologie estrattive e dove vengono analizzati tutti i prodotti di Calliero S.p.A.

CalMYR-L e CalMYR-P sono caratterizzati da un elevato contenuto standardizzato dei principali furanodieni della mirra: curzerene, furanoeudesma-1,3-diene e lindestrene, oltre ad altri furanodieni bioattivi. 

Struttura chimica dei furanodieni bioattivi della mirra

Le nostre tecniche permettono di ottenere prodotti standardizzati.

TECNICHE ANALITICHE

L’identificazione dei furanodieni, presenti in CalMYR-L e CalMYR-P, viene effettuata mediante gas cromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GCMS-QQQ) a triplo quadrupolo, mentre la quantificazione è ottenuta mediante gascromatografia accoppiata a rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID) tramite l’uso di standard interni. La ricerca di tossine, pesticidi e impurità viene effettuata tramite UHPLC-ESI e GC abbinati a un detector di massa a triplo quadrupolo. Il team R&D ha inoltre brevettato un processo per la polverizzazione di estratti di mirra ad alto contenuto di furanodieni.

Gas cromatografia – spettrometria di massa. UHPLC-ESI-triplo quadrupolo ad altissima risoluzione
Gas cromatografia – spettrometria di massa. UHPLC-ESI-triplo quadrupolo ad altissima risoluzione

TECNICHE ESTRATTIVE E CAPACITÀ PRODUTTIVA

Le gommoresine di mirra sono estratte con un estrattore della capacità di 150 Kg/giorno e la resa in estratto è di 10 kg/giorno. Su base annuale, la capacità produttiva è di alcune tonnellate ed è svolta interamente da Calliero S.p.A. nello stabilimento di Moretta (CN) Italia, senza l’utilizzo di intermediari o acquisto di semilavorati. Gommoresine di elevata qualità vengono selezionate dalle migliori aziende produttrici situate in Somalia (Somaliland) e vengono spedite in lotti da 20 tonnellate in containers per l’estrazione. Il volume di gommoresine estratto consente una elevata standardizzazione dei lotti e una garanzia di produzione.

L’estratto viene quindi sotto posto a frazionamento molecolare per aumentare il titolo di furanodieni ed eliminare composti indesiderati.

Particolare del dispositivo per il frazionamento molecolare

LE PROPRIETÀ DELLA MIRRA

I taxa appartenenti al genere Commiphora (famiglia Burseraceae) si dividono in 150 specie costituite da alberi di piccole dimensioni o arbusti caratterizzati dalla presenza di rami corti e spinosi, dalla corteccia grigiastra e dal folto fogliame.

Albero di Commiphora myrrha nel suo ambiente naturale

Le gommoresine di mirra fuoriescono da lesioni e incisioni superficiali effettuate sulla corteccia della pianta e si presentano come un essudato liquido di colore giallastro. A contatto con l’aria l’essudato solidifica e assume una colorazione rossastro-scura dal caratteristico profumo aromatico, balsamico e pungente.

Le gommoresine fuoriescono dalla corteccia dell’albero come essudato liquido che solidifica a contatto con l’aria

L’oleogommoresina contiene il 25–40% di resine, il 3–8% di olio essenziale ed è costituita dal 30 al 60% di una gomma idrosolubile [African Pharmacopoeia, 1985; Newall, et al. 1996; WHO Monograph). Questa gomma è composta per il 20% da proteine e per il 65% da carboidrati costituiti da galattosio, acido 4-O-metilglucuronico e arabinosio. I componenti principali dell’olio essenziale sono i furanodieni.

La mirra da tempo utilizzata per il trattamento topico di lievi infiammazioni della mucosa orale e faringea [Braun et al., 1997], come gargarismi o collutorio per il trattamento di ulcere aftose, faringite, tonsillite, raffreddore e gengivite [Bradley et al., 1992]. Nella medicina popolare trova impiego come emmenagogo, espettorante e antidoto per i veleni e per inibire la coagulazione del sangue. Viene anche impiegata per il trattamento dei sintomi della menopausa, del dolore artritico, diarrea, affaticamento, ittero e indigestione e applicato localmente per il trattamento di ustioni ed emorroidi [Farnsworth, 2001; El Ashry et al., 2003].

Di notevole importanza è la scoperta che i furanodieni della mirra sono in grado di esercitare proprietà anestetico-locali dovute all’inibizione selettiva e reversibile dei canali del sodio, che causa un blocco della depolarizzazione di membrana con conseguente interruzione della trasmissione dell’impulso nervoso [Dolara et al., 1996]. Risultano essere di particolare rilevanza gli effetti analgesici esplicati da alcuni componenti presenti negli estratti di mirra contro sintomi di dolore comuni, quali mal di testa, dolori muscolari e dolori derivanti da stati febbrili. 

Per quanto riguarda il meccanismo d’azione del furanoeudesma-1,3-diene, la molecola è in grado di agire a livello dei recettori oppioidi mu (µ) del sistema nervoso centrale ed il suo effetto viene contrastato da antagonisti dei recettori degli oppioidi quali il naloxone [Dolara et al., 1996]. Non solo l’effetto neuroprotettivo dei furanodieni è stato ampiamente dimostrato [Xu et al. 2011], ma gli estratti di mirra hanno proprietà epatoprotettive tramite l’attenuazione delle citochine proinfiammatorie [Ahmad et al. 2015]. I sesquiterpeni di mirra sono anche noti per le loro bioattività nei riguardi del morbo di Alzheimer [Yu et al. 2020] grazie anche alle loro proprietà antiossidanti [Alqahtani et al. 2019].

Ulteriori studi hanno anche evidenziato come un estratto di mirra (contenente un titolo standardizzato del 4% di furanodieni di gran lunga inferiore a quello di CalMYR-L o CalMYR-P) ha mostrato effetti simili ad alcuni FANS (es. diclofenac, ketoprofene, ibuprofene, paracetamolo, tramadolo e ketorolac) con i quali è stato posto a confronto diretto. Purtroppo, il ridotto contenuto di furanodieni utilizzato (4%) ha consentito di ottenere effetti simili ai FANS solo dopo lunghi periodi di trattamento (20 giorni) [Germano et al., 2017]. 

Pertanto, l’elevato contenuto standardizzato di furanodieni bioattivi di CalMYR-L e CalMYR-P consentono la preparazione di integratori alimentari ad elevata efficacia, permettendo di ridurre i tempi di somministrazione e quindi di garantire un rapido risultato.

L’elevata capacità produttiva interamente svolta nell’azienda Calliero S.p.A. permette di offrire estratti di mirra con concentrazioni di furanodieni uniche sul mercato e con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

CONFEZIONAMENTO

Tutti i prodotti vengono consegnati in contenitori di alluminio di alta qualità appositamente progettati per l’imballaggio, il trasporto e lo stoccaggio di prodotti pregiati. I contenitori sono realizzati in Alluminio grado 1050A con rivestimento interno e disponibili nei formati da 2 Kg a 25 Kg per le polveri e da 50 gr a 25 Kg per i liquidi. Questi contenitori non solo garantiscono una tenuta ottimale, ma anche un alto livello di pulizia chimica, microbiologica e particellare.

Il nostro sistema di consegna si basa su tre concetti principali:

Sicurezza: trasporto sicuro con chiusura ad anello di bloccaggio a leva, guarnizione in nitrile (o silicone) e coperchio in alluminio per le polveri e tappo in PP con anello a cricchetto a strappo antimanomissione e sottotappo in PE con anello a strappo per liquidi; elevata resistenza e tenuta anche se esposti ad elevate differenze di pressione; compatibile con sigilli antimanomissione; nessun residuo dopo l’uso; ottima resistenza meccanica contro urti, perforazioni e compressioni provocate durante il trasporto. Inoltre sono conformi alla normativa europea standard per il contatto alimentare.

Facilità d’uso: facili da usare e da svuotare con una apertura di 220 mm per le polveri e da 22 mm a 46 mm per i liquidi; facilmente lavabili e sterilizzabili. I contenitori per liquidi consentono un facile versamento e una chiusura standard. Le bottiglie da 1 a 25 Kg sono dotate di una maniglia rotante che aiuta a manipolare le bottiglie.

Rispetto per l’ambiente: monoblocco in alluminio ad alto valore di scarto riciclabile al 100%.

 

Tipi differenti di contenitori utilizzati rispettivamente per le polveri e per i liquidi
African pharmacopoeia (1985) Vol. 1. Lagos, Organization of African Unity, Scientific, Technical and Research Commission.

Ahmad, A. et al. (2015) Hepatoprotective effect of Commiphora myrrha against D-GalN/LPS-induced hepatic injury in a rat model through attenuation of pro inflammatory cytokines and related genes. Pharmaceutical Biology Vol. 53, pp. 1759-1767.

Alqahtani, A.S. et al. (2019) The influence of variations of furanosesquiterpenoids content of commercial samples of myrrh on their biological properties. Saudi Pharmaceutical Journal Vol. 27 pp. 981-989.

Bradley, P.R. (1992) British herbal compendium. Vol. 1. Bournemouth, British Herbal Medicine Association, 1992.

Braun R et al. (1997) Standard licensing of finished drugs – text and commentary. Stuttgart, Deutscher Apotheker Verlag.

Dolara P., et al. (1996) Analgesic effects of myrrh. Nature, vol. 379, pp. 29-29.

El Ashry, E. S. H. et al. (2003) Components, terapeutic value and uses of myrrh. Pharmazie, Vol 58, pp: 163–168.

Farnsworth, N.R. (2001) NAPRALERT database. Chicago, IL, University of Illinois at Chicago, 10 January 2001 production (an online database available directly through the University of Illinois at Chicago or through the Scientifi c and Technical Network (STN) of Chemical Abstracts Services).

Germano, A. et al. (2017) A pilot study on bioactive constituents and analgesic effects of MyrLiq®, a Commiphora myrrha extract with a high furanodiene content. (2017) BioMed Res Int Article ID 3804356

Newall, C.A. et al. (1996) Herbal medicines, a guide for health-care professionals. London, The Pharmaceutical Press.

WHO Monograph: Gummi Myrrha, pp. 247-256.

Xu, J. et al. (2011) Sesquiterpenoids from the Resinous Exudates of Commiphora myrrha and Their Neuroprotective Effects. Planta Medica Vol 77 , pp.2023-2028.

Yu, Y.F. et al. (2020) Cadinane-type sesquiterpenes from the resinous exudates of Commiphora myrrha and their anti-Alzheimer’s disease bioactivities. Fitoterapia Vol. 142 art. 104536.